Sette contro Tebe

Antefatto della vicenda: Eteocle e Polinice, figli di Edipo, si erano accordati per spartirsi il potere sulla città di Tebe; avrebbero regnato un anno a testa, alternandosi sul trono. Eteocle tuttavia allo scadere del proprio anno non aveva voluto lasciare il proprio posto, sicché Polinice, con l’appoggio del re di Argo Adrasto, aveva dichiarato guerra al proprio fratello ed alla propria patria.

‘Sette contro Tebe’, tragedia di di Eschilo ha aperto il 53⁰ ciclo di Spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa. Sotto la guida del regista Marco Baliani, la traduzione di Giorgio Ieranò (scena e costumi di Carlo Sala e musiche di Mirto Baliani) sono in scena Marco Foschi (Eteocle), Anna Della Rosa (Antigone), Aldo Ottobrino (messaggero), Gianni Salvo (Aedo), Massimiliano Frascà e Liber Dorizzi.

Sette contro Tebe è una tragedia fatta di suoni, rumori, strepiti infernali che assediano la città. “Metto in scena il panico di una città assediata come Mosul o Aleppo oggi, Sarajevo ieri, Berlino l’altro ieri”, ha detto il regista poco prima del debutto. “Tebe diventa l’emblema, la metafora della difesa di una città contro le degenerazioni del potere”, è stato invece l’invito a teatro di Roberto Andò, il direttore artistico del ciclo di quest’anno. Per scenografia solo un grande albero “simulacro di tutti gli dei che abitano la città”, un modo per “rispettare gli spazi naturali del sito unico al mondo”.

Fonte http://livesicilia.it/2017/05/06/siracusa-il-teatro-dei-record-inaugura-sette-contro-tebe_851149/

 

Foto di Laura Pellegrino

 

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